MONTE FOGLIANO

Il Monte Fogliano è il principale attore di questo tour in mountain bike. Di origine vulcanica, il Monte Fogliano fa parte della riserva naturale regionale del lago di Vico e sfiora quota mille metri. È un sito di importanza comunitaria coi suoi boschi di cerro, faggio e castagno. Alle sue falde corre la via Francigena.
Il percorso prevede la partenza dal nostro albergo per poi risalire verso il bosco. Dopo un primo strappo – breve ma intenso – si giunge al fontanile di Sant’Angelo per una scorta d'acqua fresca e dal sapore decisamente minerale. Pochi metri e si arriva al convento Sant’Angelo, fondato in epoca longobarda. Nel parco antistante il convento, ogni anno l'8 maggio, viene officiata la cerimonia dello sposalizio dell'albero, una festa in ricordo del diritto di possesso del monte da parte di Vetralla su Viterbo sancito addirittura da papa Eugenio IV. In sostanza i vetrallesi devono prendersi cura del bosco e quindi dell’ambiente, altrimenti il tutto passerebbe ai viterbesi.
Dopo il convento, alcune facili pedalate su asfalto portano ad un acciottolato romano prima e ad un sentiero poi, che taglia in verticale il bosco, un'incantevole foresta di faggi. Qui si trova il romitorio di San Girolamo, risalente al XVI secolo, scavato in un enorme sasso vulcanico ed immerso nel silenzio della maestosa faggeta.
La salita, ostica, termina nel punto panoramico di Eccedella, un luogo dove la vegetazione si apre e consente la vista sulla piana sino al mare.
A questo punto si può arrivare in cima al Monte Fogliano oppure percorrere un sentiero piuttosto tecnico, il tagliafuoco che appunto taglia tutto il versante del monte con vista sul lago di Vico e sul Monte Venere. La via è un apprezzabile saliscendi tutto pedalabile. Anche la discesa al lago non presenta difficoltà.
Il ritorno passa su strada asfaltata che costeggia il lago per svariati chilometri.
L'ultima salita di giornata, non difficile, è quella della Polveriera, così chiamata perché qui si trovava una polveriera militare. Di qua si piega a destra per continuare a salire inizialmente su strada romana e poi su suolo polveroso fino alla via detta del Bottino.
Gli ultimi metri scorrono sulla Via Cassia, attraverso le località Botte e Cura, da cui si rientra a Vetralla e quindi in albergo.